Serve osservatorio su spese elettorali
Sta per iniziare la piu’ lunga campagna elettorale della storia italiana, con tre ordini di elezioni distribuite nell’arco di sei mesi. Negli ultimi vent’anni le campagne elettorali sono diventate il festival degli sprechi e del degrado: l’impiego di risorse illimitate e’ insieme il sintomo e l’origine di tutti i sistemi di corruzione che periodicamente riemergono.
Un appello a tutti perche’ anche questa tornata elettorale non costituisca un ulteriore motivo di disgusto per la politica e non sia inquinata da fiumi di denaro di dubbia provenienza. Un appello ai candidati, che mantengano uno stile sobrio e facciano un uso contenuto delle risorse economiche, mirato a far conoscere le proprie idee e non ad esercitare pressioni; un appello ai media, perche’ garantiscano una corretta e puntuale informazione che metta tutti i candidati nella eguale condizione di comunicare senza dover far uso massiccio di strumenti alternativi e spesso illegali; un appello agli elettori perche’ imparino a valutare, a giudicare, a condannare e scegliere: ogni euro che viene impiegato per una campagna elettorale e’ probabilmente sottratto a loro o, peggio, fonte e frutto di clientele e corruzione. Bisognerebbe proporre agli altri candidati di sottoscrivere un patto ed affidare alle associazioni dei consumatori il compito di realizzare un osservatorio sulle spese elettorali, che renda trasparenti i flussi e denunci gli abusi.